“Nessuna croce manca”, il viaggio del Milite Ignoto 100 anni dopo

Il 19 dicembre a Cavriglia presentazione del libro che lega il Valdarno alla trasposizione del 1921 e all'avvento del Fascismo

“Nessuna croce manca”, il viaggio del Milite Ignoto 100 anni dopo

“Nessuna croce manca” è un verso tratto dalla poesia “San Martino del Carso” di Giuseppe Ungaretti, che, protagonista del conflitto mondiale, fa precedere questa strofa dalle parole “Ma nel cuore”, a simboleggiare la volontà di non voler dimenticare mai i soldati che persero la vita nel corso della guerra.

“Nessuna croce manca” è anche il titolo del libro che sarà presentato domenica 19 dicembre alle 17.00 nell'auditorium del museo “MINE” nel vecchio Borgo di Castelnuovo e che ricorda il passaggio in Valdarno, cento anni fa, della salma del milite ignoto.

Questo evento infatti costituisce l'incipit del testo scritto da Silvia Fineschi, Roberto Reali, Adalberto Scarlino, Antonella Fineschi e Paola Bertoncini.

Il libro ripercorre, pagina dopo pagina, il periodo dal 1921 al 1926 attraverso intrecci tra la storia nazionale italiana e quella locale valdarnese andando a toccare racconti di prigionieri di guerra, le vicende delle famiglie dei caduti e le iniziative politiche di quegli anni.

Il Milite Ignoto nel 1921 divenne del resto il simbolo di un popolo che proprio in guerra imparò a conoscersi e morì insieme; da quel conflitto però fu avviato il periodo che portò all'avvento del fascismo, che represse con forza e ferocia anche le rivolte dei minatori e degli operai valdarnesi.

La presentazione di “Nessuna croce manca” domenica 19 dicembre alle 17.00 dunque diviene occasione ulteriore per celebrare i 100 anni della deposizione della salma senza nome all'Altare della Patria.

Questo monumento del resto nel tempo è divenuto anche il simbolo unitario di una rete

di “altari civili” sparsi in tutto il territorio italiano sotto le più varie forme: statue, parchi e viali della Rimembranza, lapidi commemorative nei principali edifici pubblici e privati.

Anche il territorio cavrigliese ebbe i suoi caduti, i cui nomi sono inscritti sulla pietra o lungo i viali della rimembranza a ricordo e simbolo di una memoria comune.




Comune di Cavriglia

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