25 aprile, Cavriglia celebra la liberazione ricordando chi ha dato la vita per l'antifascismo

Limitata la presenza alle celebrazioni per il Covid-19, ma restano vivi e forti i valori della Comunità

25 aprile, Cavriglia celebra la liberazione ricordando chi ha dato la vita per l'antifascismo

Il 25 aprile, giorno della Liberazione, non perde di valore neppure al tempo del Covid-19 ed anzi, quella data che rappresenta una vittoria contro un nemico spietato assume un significato importante anche in funzione della lotta al Coronavirus.

Nell'impossibilità di svolgere manifestazioni in presenza a causa delle vigenti norme anti assembramento, l'Amministrazione Comunale ha comunque realizzato un programma all'insegna della Memoria e del Ricordo, valori fondanti della comunità cavrigliese.

Il primo appuntamento si terrà Sabato 24 aprile alle 9.30, quando il Comune di Cavriglia si unirà alle celebrazioni dell'Eccidio di Santa Lucia.

Alla cerimonia di saluto saranno presenti solo i Sindaci dei Comuni di Cavriglia e San Giovanni Valdarno Leonardo Degl'Innocenti o Sanni e Valentina Vadi nonchè il presidente dell'Anpi Valdarno Giuseppe Morandini.

Negli anni scorsi la commemorazione ai caduti di Santa Lucia si svolgeva alla presenza delle scuole valdarnesi, con l'intento di far comprendere alle nuove generazioni come in giorni come il 25 aprile l'Italia abbia trovato il proprio futuro democratico dopo la dittatura fascista.

Purtroppo ovviamente non è possibile svolgere la deposizione della corona in presenza, ed il silenzio dell'area sarà ancora più solenne a fronte del saluto ai caduti di Santa Lucia da parte delle autorità.

L'indomani, il 25 aprile stesso, si terranno poi gli altri due appuntamenti: alle 11 sarà deposta una corona di fiori da parte della Giunta Comunale al completo al monumento ai caduti della Resistenza a Castelnuovo dei Sabbioni, per ricordare anche le vittime civili di Cavriglia durante l'occupazione nazifascista e poi la sera alle 21 nella pagina facebook del Comune di Cavriglia sarà proiettato il documentario “Nikolaj Bujanov: un capriccio italiano”.

Si tratta di una produzione italo-russa del 1988, per la regia di Anatolij Dmitrievich Sirikh, che è stato restaurato e messo online da Maurizio Vezzosi dopo il recupero avvenuto nel 74° anniversario della morte del giovane russo, unitosi volontariamente alle truppe partigiane ed ucciso l'otto luglio del 1944 a Secciano di Cavriglia mentre proteggeva mentre proteggeva i compagni e permetteva loro di mettere in salvo donne e bambini di Castelnuovo.

A Bujanov è dedicato un cippo commemorativo a Cavriglia e la sua storia, nel 2019, è divenuta anche un libro scritto da Davide Torelli con all'interno anche la graphic novel “Finchè udimmo cantar la mitraglia” a cura di Varchi Comics.

“Da oltre un anno la nostra vita è stata stravolta.” Queste le parole del Sindaco Leonardo Degl'Innocenti o Sanni. ”Dobbiamo confrontarci con un nemico tanto invisibile quanto pericoloso, e le nostre esistenze sono forzatamente mutate così come le abitudini. Ma non dobbiamo rinunciare mai ad evidenziare i nostri valori, i nostri vessilli, la nostra Memoria.

Il 25 aprile è una data nella quale non possiamo rimanere in silenzio ed ecco dunque che nel rispetto delle norme, ricorderemo tutti i nostri caduti e ribadiremo ancora i valori dell'intera Comunità.”



Comune di Cavriglia

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