Beata Berta
Nata nel 1106 a Firenze o nei pressi del Castello di Vernio, entrò giovanissima nel monastero delle benedettine vallombrosane di Santa Felicita di Firenze e qui si fece notare per la grande santità dimostrata.
Nel 1153, il generale dell’ordine vallombrosano, il beato Gualdo Gualdi, la scelse per affidarle il compito di riformare il monastero benedettino di Santa Maria a Cavriglia. Sotto la sua guida, il monastero cavrigliese rifiorì spiritualmente e numericamente.
Dopo dieci anni da badessa, presumibilmente nel 1163, durante la Quaresima, ebbe la percezione della fine della sua vita terrena. Il giovedì santo partecipò alla solenne liturgia, lavando i piedi alle sue consorelle, il venerdì santo partecipò con grande fervore ai riti della croce e il sabato santo, riunite le suore, raccomandò loro di restare unite nella preghiera e nella carità e durante la notte morì. Il suo corpo fu sepolto sotto l’altare maggiore della chiesa di Cavriglia. Proclamata patrona del Comune (14 maggio 1814), è festeggiata e ricordata ogni anno, la prima domenica di agosto.